- Alla bandiera rossa
- Per chi conosce solo il tuo colore,
- bandiera rossa,
- tu devi realmente esistere, perché lui
- esista:
- chi era coperto di croste è coperto di
- piaghe,
- il bracciante diventa mendicante,
- il napoletano calabrese, il calabrese
- africano,
- l'analfabeta una bufala o un cane.
- Chi conosceva appena il tuo colore,
- bandiera rossa,
- sta per non conoscerti più, neanche coi
- sensi:
- tu che già vanti tante glorie borghesi e
- operaie,
- ridiventa straccio, e il più povero ti
- sventoli.
- Ballata delle madri
- Mi domando che madri avete avuto.
- Se ora vi vedessero al lavoro
- in un mondo a loro sconosciuto,
- presi in un giro mai compiuto
- d'esperienze così diverse dalle loro,
- che sguardo avrebbero negli occhi?
- Se fossero lì, mentre voi scrivete
- il vostro pezzo, conformisti e barocchi,
- o lo passate, a redattori rotti
- a ogni compromesso, capirebbero chi siete?
- Madri vili, con nel viso il timore
- antico, quello che come un male
- deforma i lineamenti in un biancore
- che li annebbia, li allontana dal cuore,
- li chiude nel vecchio rifiuto morale.
- Madri vili, poverine, preoccupate
- che i figli conoscano la viltà
- per chiedere un posto, per essere pratici,
- per non offendere anime privilegiate,
- per difendersi da ogni pietà.
- Madri mediocri, che hanno imparato
- con umiltà di bambine, di noi,
- un unico, nudo significato,
- con anime in cui il mondo è dannato
- a non dare né dolore né gioia.
- Madri mediocri, che non hanno avuto
- per voi mai una parola d'amore,
- se non d'un amore sordidamente muto
- di bestia, e in esso v'hanno cresciuto,
- impotenti ai reali richiami del cuore.
- Madri servili, abituate da secoli
- a chinare senza amore la testa,
- a trasmettere al loro feto
- l'antico, vergognoso segreto
- d'accontentarsi dei resti della festa.
- Madri servili, che vi hanno insegnato
- come il servo può essere felice
- odiando chi è, come lui, legato,
- come può essere, tradendo, beato,
- e sicuro, facendo ciò che non dice.
- Madri feroci, intente a difendere
- quel poco che, borghesi, possiedono,
- la normalità e lo stipendio,
- quasi con rabbia di chi si vendichi
- o sia stretto da un assurdo assedio.
- Madri feroci, che vi hanno detto:
- Sopravvivete! Pensate a voi!
- Non provate mai pietà o rispetto
- per nessuno, covate nel petto
- la vostra integrità di avvoltoi!
- Ecco, vili, mediocri, servi,
- feroci, le vostre povere madri!
- Che non hanno vergogna a sapervi
- - nel vostro odio - addirittura superbi,
- se non è questa che una valle di lacrime.
- E' così che vi appartiene questo mondo:
- fatti fratelli nelle opposte passioni,
- o le patrie nemiche, dal rifiuto profondo
- a essere diversi: a rispondere
- del selvaggio dolore di esser uomini.

lunes, 19 de diciembre de 2011
Pasolini, poesía
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